Assunti agli onori della cronaca su "il Mondo" apprendiamo in via definitiva che la possibilità di portare avanti una discussione seria e concreta sul sistema Notariato in Italia si scontra contro la nostra principale - e pare a questo punto unica - colpa: guadagnamo troppo; o almeno così è a leggere il Mondo.
Viene da chiedersi: se i Notai evadessero come fanno MOLTE altre categorie, non solo professionali, maggiore sarebbe il loro diritto di discutere dell’Istituzione Notariato senza preconcetti?
Dopo questa breve premessa, qualche accenno sulla capacità e meritevolezza in Italia perchè pare che nel nostro paese stia avanzando in maniera dirompente un concetto: tutti possiamo fare tutto e, sopra tutto, tutti possono fare i notai, poco importa se non abbiano superato il concorso.
Proseguendo su questa linea ad essere scardinato non è e non sarà solo il Notariato ma l’essenza stessa della nostra Carta Costituzionale la quale dedica particolare attenzione ai capaci e meritevoli e prevede non solo il diritto degli stessi a raggiungere i gradi più alti degli studi ma prevede soprattutto il CONCORSO come strumento di selezione dei capaci e meritevoli di esercitare funzioni pubbliche, vuoi che si tratti della magistratura, vuoi che si tratti del notariato.
Affermare che tutti possono fare tutto – anche senza aver superato il relativo concorso - significa negare i principi sui quali si è retto il nostro ordinamento costituzionale, significa negare il valore dello studio, dell’impegno, la cultura ed il concetto del sacrificio, valori e principi che hanno sempre creato nel nostro paese eccellenze, e ciò non solo nei settori professionali.
Allo Stato, a quello Stato nel cui nome ogni giorno attribuiamo pubblica fede ad atti e contratti dopo averne riscontrato la liceità, vorrei chiedere: potrò insegnare a mio figlio il valore ed il significato del sacrificio, dello studio, potrò indicargli la via dell’abnegazione e dell’impegno come UNICA strada per raggiungere posizioni alte all’interno della società o sarò costretto a dirgli di non perdere tempo con codici, libri e leggi, e, piuttosto, di andare al mare o meglio sull’Isola dei Famosi, tanto prima o poi arriverà un decreto legge che attribuirà il titolo di notaio e le relative funzioni e responsabilità (i conseguenti redditi saranno a qual punto solo un lontano ricordo) a chi nella vita non ha fatto NIENTE per tutto ciò ?
Viene da chiedersi: se i Notai evadessero come fanno MOLTE altre categorie, non solo professionali, maggiore sarebbe il loro diritto di discutere dell’Istituzione Notariato senza preconcetti?
Dopo questa breve premessa, qualche accenno sulla capacità e meritevolezza in Italia perchè pare che nel nostro paese stia avanzando in maniera dirompente un concetto: tutti possiamo fare tutto e, sopra tutto, tutti possono fare i notai, poco importa se non abbiano superato il concorso.
Proseguendo su questa linea ad essere scardinato non è e non sarà solo il Notariato ma l’essenza stessa della nostra Carta Costituzionale la quale dedica particolare attenzione ai capaci e meritevoli e prevede non solo il diritto degli stessi a raggiungere i gradi più alti degli studi ma prevede soprattutto il CONCORSO come strumento di selezione dei capaci e meritevoli di esercitare funzioni pubbliche, vuoi che si tratti della magistratura, vuoi che si tratti del notariato.
Affermare che tutti possono fare tutto – anche senza aver superato il relativo concorso - significa negare i principi sui quali si è retto il nostro ordinamento costituzionale, significa negare il valore dello studio, dell’impegno, la cultura ed il concetto del sacrificio, valori e principi che hanno sempre creato nel nostro paese eccellenze, e ciò non solo nei settori professionali.
Allo Stato, a quello Stato nel cui nome ogni giorno attribuiamo pubblica fede ad atti e contratti dopo averne riscontrato la liceità, vorrei chiedere: potrò insegnare a mio figlio il valore ed il significato del sacrificio, dello studio, potrò indicargli la via dell’abnegazione e dell’impegno come UNICA strada per raggiungere posizioni alte all’interno della società o sarò costretto a dirgli di non perdere tempo con codici, libri e leggi, e, piuttosto, di andare al mare o meglio sull’Isola dei Famosi, tanto prima o poi arriverà un decreto legge che attribuirà il titolo di notaio e le relative funzioni e responsabilità (i conseguenti redditi saranno a qual punto solo un lontano ricordo) a chi nella vita non ha fatto NIENTE per tutto ciò ?
Provo a ipotizzare, nell'ordine:
RispondiElimina1)- i concorsi non li programma il notariato, ma il ministero, e tutti sappiamo che da anni il notariato si batte per concorsi annuali
2)- il numero dipende proprio dalla frequenza dei concorsi, quindi non dipende dal notariato
3)- forse perchè obbligati a fatturare tutto?
4)- il magistrato non ha responsabilità economiche ed a maggiore anzianità corrisponde un minor numero di ore lavorate; il notaio ha totale responsabilità economica e disciplinare, anche per le sciocchezze, lavora in media 12 ore al giorno e garantisce lo stipendio a un buon numero di suoi dipendenti.
Smettiamola con le guerre e le invidie di classe, e guardiamo le cose nella loro realtà.
Se vuoi fare il notaio partecipa al concorso e vincilo.
i concorsi annuali sono e saranno una utopia se non ci saranno riforme incisive ed il fatto che il numero dipende dalla frequenza dei concorsi non è del tutto vera in quanto i posti a concorso sono sempre molto ristretti - nonostante l'aumento (per ora solo sulla carta) delle sedi, di cui molte continuano ad essere vacanti - senza contare il fenomeno dei bis-notai dovuto all'accavallamento dei concorsi...
RispondiEliminaGen.to Anonimo,
RispondiEliminaquanto alla lunghezza dei tempi concorsuali io ne sono stato vittima: bando a dicembre del 1999 e insediamento nel luglio del 2003 e le assicuro che il cnn fa quanto è nelle sue possibilità a norma di legge per evitare il dilatarsi dei tempi; quanto al numero dei posti messi a concorso sono sempre sufficienti rispetto al numero di coloro che poi risultano idonei a testimonianza che il problema non è il numero dei posti ma quello da un lato della lunghezza esasperante dei tempi ministeriali e dall'altro della capacità e meritevolezza dei canditati, qualità che per fortuna si vuole molto elevata a tutela della certezza e sicurezza delle contrattazioni economiche. Chi vuole fare il Notaio si accomodi all'ergife con quella stessa umiltà con la quale mi sono seduto io a 25 anni e se è bravo e mertitevole la porta sarà sempre aperta ma, per favore, nel 2008 non è tempo di affidare la propria casa ed i propri risparmi ad una estrazione a sorte!
Luca Restaino
Quello che mi stupisce della difesa che fanno i notai sul concorso è la risposta "il CNN fa quello che può, il concorso lo gestisce il Ministero e quindi la responsabilità di quello che non funziona è sua".
RispondiEliminaPuò anche darsi che sia giusto, ma l'effetto di una tale presa di posizione mi sembra ottuso. La prova più lampante mi sembra la lettera ormai pubblica del commissario Narciso, su cui da giorni si discute sul sito romoloromani.it, e di cui non mi sembra si stia parlando su questo blog. L'inefficienza della pubblica amministrazione può essere anche un bene per il notariato, che in definitiva supplisce a tale inefficienza, ma se a non funzionare comincia ad essere il concorso - e non solo per i tempi - credo sia interesse prima di tutto della categoria fare quanto possibile per porvi rimedio. Mettere tutto nelle mani del Ministero facendo finta che non sia affare suo mi sembra una politica suicida.
Dunque riepiloghiamo:
RispondiElimina- non si fanno i concorsi per colpa del ministero (il notariato non ha colpa, certo);
- il magistrato lavora di meno (!!??)
- voi garantite uno stipendio ai collaboratori (gli altri imprenditori invece, no certo...).
La cosa che mi sembra assolutamente incredibile la distanza che vi separa dal mondo reale.
Il fatto che si ritenga con alterigia e supponenza legittimo in regime di monopolio (quindi non per capacità, ma per legge) guadagnare più di un Supremo giudice non merita commento. Basta.
Speriamo che arrivi presto il momento in cui si possa fare a meno di voi, o meglio, voi non dobbiate abbassarvi al nostro livello.
la sostanza però è la stessa...
RispondiEliminaaumento delle sedi sbandierato ai 4 venti (da parte dello stesso presidente piccoli) e relativo ricorso al tar( anche da parte di piccoli)...=sedi bloccate!!!!
Che poi il concorso si solo per meritocrazia non è vero ...basta solo verificare gli ultimi esiti ( 2 concorsi ) ..ragazzi (figli di...) con evidenti nullità in atto che hanno passato il concorso...mah(!?!?!?) -da tener presente che le correzioni durano 2 anni in media- .E non mi venite a raccontare che solo il 25% dei notai sono figli a loro volta di notai...e ci credo...siete "4 gatti"(4000) di cui più della metà over 65 enni...la pillola blue fa miracoli ..ma a tutto c'è un limite!