“La sicurezza giuridica ha un non trascurabile valore economico e sociale, e infatti è messa in maggior pericolo là dove non esistono adeguati ed efficaci controlli preventivi, come dimostra, ad esempio, il degenerare della crisi dei subprimes in America conseguente, tra l’altro, anche alla mancanza, tipica degli ordinamenti di “common law”, di un professionista dotato di forti caratteristiche pubbliche qual è, appunto, il notaio. In un contesto storico di liberalizzazione di vasti settori dell’economia e delle libere professioni la credibilità e l’affidabilità della professione notarile in Italia resta (ed è bene che resti) ancorata, nella sua genesi, ad una seria formazione e ad una rigorosa selezione concorsuale e, nel suo svolgimento, allo scrupoloso rispetto delle regole e delle procedure, anche in funzione autocorrettiva deontologica. La grave situazione dei mercati per essere affrontata ha bisogno di un rapido mutamento culturale rispetto a tematiche quali la libera iniziativa privata, la competitività, la concorrenza e la tutela del risparmio. Sono sfide che possono essere vinte se il notariato continuerà a rispondere con l’arma della cultura della difesa dei diritti, fondata su principi costituzionali."
Le parole virgolettate sono del Presidente della Corte Costituzionale Giovanni Maria Flick, probabilmente anch'esse vuote e autoreferenziate...
Detto questo, il dibattito può ricominciare.
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